“L’Atomium è una costruzione veramente singolare e provo profondo rispetto per le persone, che nel 1958 l’hanno progettata e costruita. Con la mia illuminazione desidero sottolineare la costruzione e conservarne il carattere. ‘Design’ e tendenze del momento qui sono fuori luogo. Dopo aver riflettuto vario tempo sul progetto, ho deciso di scegliere le mie prime impressioni come punto di partenza: un’esperienza forte ed emozionale, la sensazione di trovarsi all’interno di una nave spaziale. Ho dato molta importanza al mantenimento dello ‘spirito’ della costruzione, alla speranza e alla fiducia nel futuro, che si possono percepire. Nell’Atomium si vorrebbe volare sulla luna.”, dice Ingo Maurer.
Sei delle nove sfere di diametro 18 m sono accessibili al pubblico. Nei fino a quattro livelli di ogni sfera si trovano aree espositive e spazi riservati all’amministrazione e manutenzione. Di conseguenza l’illuminazione deve soddisfare differenti esigenze.